BLEFAROPLASTICA SUPERIORE
La blefaroplastica superiore è un intervento di chirurgia estetica e funzionale che ha l’obiettivo di rimuovere l’eccesso di pelle e/o grasso dalle palpebre superiori, donando al volto un aspetto più fresco, giovane e riposato.
Con il tempo, la pelle della palpebra superiore può rilassarsi e cadere, causando:
La blefaroplastica è indicata per donne e uomini, in genere sopra i 45 anni, ma anche prima in presenza di fattori ereditari o fastidi funzionali.
L’intervento viene eseguito in anestesia locale ha una durata di circa 40 minuti. Il chirurgo pratica un’incisione lungo la piega naturale della palpebra, rimuove la pelle in eccesso e, se necessario, il grasso perioculare responsabile del gonfiore. La sutura viene eseguita con fili sottilissimi e lascia una cicatrice invisibile a occhio aperto una volta guarita.
Recupero Post-Operatorio è rapido con un ritorno alla vita quotidiana in circa 5–7 giorni. I punti di sutura saranno rimossi dopo circa una settimana e lividi e gonfiore si risolveranno in circa 15-20 giorni. Il risultato definitivo si otterrà dopo circa un mese
Si consiglia di evitare trucco oculare, esposizione al sole e sforzi fisici intensi nella prima fase post-operatoria.
I benefici attesi sono uno sguardo più aperto, giovane e riposato e in caso di blefaroplastica funzionale, miglioramento del campo visivo. Si otterrà così un ringiovanimento naturale del viso duraturo nel tempo.
CALAZIO
Il calazio è una cisti all’interno della palpebra che si sviluppa a causa della chiusura di una piccola ghiandola, chiamata di Meibomio. Le ghiandole di Meibomio sono responsabili della produzione della componente lipidica delle lacrime.
Il calazio può manifestarsi in forma acuta provocando dolore, arrossamento e gonfiore della palpebra.
Col tempo e con una terapia apppropiata, solitamente il calazio evolve in un nodulo duro al tatto (forma cronica). Questo nodulo può emergere sia esternamente alla palpebra sia all’interno.
Diagnosi e cura:
La diagnosi del calazio viene effettuata tramite un esame oculistico diretto da parte del medico.
In forma acuta si tratta con una combinazione di pomate antibiotico/cortisoniche, mentre nelle forme croniche si procede con un intervento ambulatoriale in anestesia locale, solitamente con un approccio chirurgico dall’interno della palpebra per evitare suture e cicatrici visibili. Per i calazi più piccoli si può ottenere la risoluzione della cisti con un’iniezione di cortisone, evitando così l’approccio chirurgico.
ENTROPION
L’entropion è caratterizzato dalla rotazione verso l’interno della palpebra (solitamente la palpebra inferiore) che provoca il contatto delle ciglia con la superficie corneale. Questo provoca un notevole fastidio, ma può anche danneggiare la cornea creando abrasioni o ulcere e nei casi più gravi la perforazione.
I sintomi dell’entropion sono infiammazione dell’occhio (rossore e secrezione), lacrimazione, dolore oculare e sensazione di corpo estraneo
Diagnosi e cura dell’entropion
La diagnosi di entropion si effettua tramite una semplice visita oculistica.
La correzione chirurgica è l’unica soluzione definitiva e si esegue in day hospital in anestesia locale.
ECTROPION
L’ectropion è una condizione in cui la palpebra inferiore dell’occhio si rovescia verso l’esterno. Si manifesta a causa di una lassità della palpebra inferiore che si allontana dal bulbo oculare. Per questo motivo le lacrime fuoriescono e la superficie oculare perde la normale lubrificazione e protezione delle palpebre. In questo modo la congiuntiva, la membrana che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre, e la cornea si seccano portando a infiammazione e cheratopatia.
Inizialmente, l’ectropion tende a essere asintomatico. Col passare del tempo il paziente riferisce lacrimazione, arrossamento oculare, sensazione di corpo estraneo e secrezioni.
Diagnostica e cura dell’ectropion
La diagnosi di ectropion si effettua tramite una semplice visita oculistica.
Anche qui, la chirurgia è la soluzione definitiva, accompagnata da terapie mediche di supporto.
